giovedì 23 agosto 2012

9 tappa: Càdavo - Lugo

Oggi siamo stanche.
Di quella stanchezza appiccicata alle ginocchia, alle caviglie, alle scarpe.
Di quella che gli ultimi chilometri, sembra di farne almeno altrettanti di quelli già fatti.
Viaggiare a piedi è anche questo, peró: la giornata faticosa, il nervoso che svanisce quando tocchi il letto, non arrivare mai, poi, peró, arrivare.
Stamattina abbiamo camminato trentadue chilometri. Nessuna delle sue ne aveva mai percorsi così tanti.
Stamattina la strada è iniziata nel bosco, una prima tappa bella a Catsroverde, con il bel retrabo doratissimo della chiesa di Santiago, la fontana con gli ombrelli nella piazza, la discesa, la risalita.
Dopo Castroverde, asfalto nei campi, cascine isolate, ma affatto suggestivi.
Le salite non spezzano il fiato come i grippi asturiani, ma il fondo è sempre sassoso, interrotto qua e là da pannocchie, qualche campo di girasole.
Il cielo è grigio e basso, fa fresco e si prosegue bene.
L'ennesima uscita dal bosco, avvistiamo Lugo: è lì, davanti, un gruppo di case che diventa sempre più grande, ma sembra non arrivare mai.
È il posto più grande dove ci siamo fermate dall'inizio del viaggio, la periferia sono case sporche e non una fattoria odorosa di cacca di mucca.
Le ultime discese le abbiamo fatte in quasi silenzio, cantando, stando zitte un'altra volta.
Passiamo a qualche centinaio di metri dal ponte ferroviario più lungo della Spagna, risaliamo l'ultimo tratto e siamo dentro a un viale trafficato dove ritrovare la conchiglia e la freccia gialla sembra anche un po' fuori luogo.
Arriviamo alle mura romane, l'albergue è subito lì, davanti ci sono le due ragazze che camminano in jeans che si sbracciano.
L'albergue è nel pieno centro, alla reception, che è persino chiusa da un vetro, il signore che ci accoglie ci lancia un pacco di copri federa in carta, non ci chiede neanche da dove arriviamo.
Lugo è grande per i nostri giorni di cammino, una città in cui cammineremmo piano in un altro viaggio.
Ci sono quelli che fanno joggin, ci sono delle persone vestite da lavoro, ci sono persino dei negozi di scarpe.
La cattedrale è stupenda, con i tanti altari uno dietro l'altro, il coro ligneo intagliato, i portali grigi.
Lugo conserva l'unico esemplare di cinta muraria romana rimasta totalmente integra. Facciamo anche una passeggiata percorrendole tutte, ci perdiamo nelle strade del centro.
Per molti questa è l'ultima tappa, spaventati dalla fiumana che ci aspetta quando attraccheremo, dopodomani, nel camino frances.
A noi di tappe ne mancano 4 e 100km alla Cattedrale.
Che poi, alla fine, viaggiare è questo

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